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Lussazione dell’anca: tutto quello che c’è da sapere

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Oggi parleremo della lussazione dell’anca nell’adulto o nel ragazzo, in un secondo articolo parleremo della lussazione nei bimbi, in esito di paralisi cerebrali infantili. Nell’adulto è un infortunio molto doloroso e invalidante, di cui indagheremo cause, sintomi e strategie di intervento.  Il Cro®System in questa patologia può avere un ruolodecisivo.

Cosa si intende per lussazione dell’anca?

L’articolazione dell’anca, una delle più importanti e mobili del nostro corpo (è quella che ci permette di camminare), è costituita dal femore (l’osso della coscia) e dall’osso iliaco (che fa parte del bacino). L’estremità prossimale del femore (detta testa del femore), di forma convessa, trova alloggio in una cavità dell’osso iliaco, detta acetabolo.

Le estremità ossee a contatto sono rivestite da cartilagine, il cui scopo è ridurre al minimo gli attriti e di fatto permettere lo scorrimento delle estremità tra loro, e circondata da strutture come muscoli, tendini e legamenti, fondamentali per mantenere l’articolazione stabile.

Quando, a causa di un evento traumatico, la testa del femore fuoriesce dall’acetabolo, cioè dal suo alloggio naturale, si avrà una lussazione dell’anca, evento estremamente doloroso e invalidante.

La lussazione dell’anca può essere incompleta, quando il contatto fra le ossa che costituiscono l’articolazione viene in parte conservato, o completa, quando il contatto fra le ossa viene a mancare completamente.

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Lussazione dell’anca: cause e sintomi.

Fra le cause principali di lussazione dell’anca vi sono gli incidenti automobilistici frontali e le cadute da posizione elevate.

  • Nel primo caso le ginocchia della vittima impattano violentemente contro il cruscotto, facendo compiere al femore un brusco movimento all’indietro.
  • Nel secondo caso, la fuoriuscita della testa del femore dalla sua sede dipende dalla dinamica con cui l’infortunato impatta con il terreno.

Nella stragrande maggioranza dei casi, questo tipo di infortuni causa una lussazione posteriore: in pratica la testa del femore fuoriesce dall’acetabolo portandosi indietro e leggermente in alto rispetto a quest’ultimo. Purtroppo, non di rado questo infortunio è accompagnato dalla frattura dell’acetabolo e/o della testa del femore.

I sintomi tipici della lussazione dell’anca sono:

  • Forte dolore
  • Deformità della zona
  • Gonfiore e sensazione di calore
  • Incapacità dell’infortunato di muovere l’arto, che appare flesso e ruotato verso l’interno.

Se sono state interessate anche le strutture nervose passanti per l’anca, il soggetto avvertirà intorpidimento e insensibilità a livello di gamba e piede.

La lussazione è una vera e propria emergenza medica, e l’infortunato va trasportato il prima possibile al pronto soccorso dove, una volta accertatosi dell’entità del danno, il medico procederà a una riduzione manuale della lussazione o, in casi più complicati, opterà per l’intervento chirurgico.

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Lussazione anca: diagnosi e cura.

La diagnosi di lussazione d’anca è piuttosto semplice: si basa su un esame obiettivo, sui sintomi del paziente e su test radiologici che, oltre a confermare la presenza della lussazione, servono a escludere danni più gravi come fratture, osteonecrosi (morte del tessuto osseo dovuto al ridotto apporto di sangue) e lesioni a tendini, muscoli e legamenti.

La terapia consiste nella cosiddetta riduzione manuale della lussazione (il medico, tramite specifiche manovre, rimette in sede la testa del femore) e, nei casi più gravi in un intervento chirurgico.

Se si sospetta una lussazione è bene ricorrere immediatamente alle cure di uno specialista, in quanto l’osso va rimesso in sede il prima possibile (al massimo entro 6 ore), altrimenti si rischia di non poterlo più fare manualmente.

In caso di fratture, lesioni di muscoli, tendini o nervi l’intervento chirurgico diventa indispensabile al fine di permettere al paziente un recupero soddisfacente.

Una volta ristabiliti i corretti rapporti ossei, il paziente dovrà osservare un periodo di riposo (l’arto verrà immobilizzato con tutore), dopo di che dovrà seguire un programma di riabilitazione, al fine di rafforzare i muscoli che proteggono l’articolazione mantenendo saldo il femore all’anca (medio e grande gluteo, piriforme, otturatore esterno) e recuperare un corretto equilibrio neuromuscolare.

Per un recupero soddisfacente, serviranno dai 2 ai 3 mesi, a seconda dell’entità della lesione.

Cro®System: un valido aiuto per un veloce recupero dopo la lussazione dell’anca.

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Purtroppo, a seguito di una lussazione, le strutture molli che circondano l’anca vengono più o meno gravemente lesionate: per questo motivo l’articolazione tende a rimanere instabile, predisponendo il paziente a recidive e a danni artrosici dovuti al mancato recupero del corretto equilibrio articolare.

Fondamentale, dopo il periodo di riposo prescritto dal medico, (come affermato nel paragrafo precedente) è rinforzare i muscoli stabilizzatori di questa importante articolazione.

Generalmente si cerca di ottenere questo rinforzo tramite l’esecuzione di specifici esercizi da eseguire sotto la supervisione di un terapista. Purtroppo i movimenti, soprattutto nei primi tempi, possono risultare piuttosto dolorosi, quindi difficili da eseguire nel modo giusto.

Questa fase risulta molto delicata in quanto:

  • Se il carico degli esercizi è troppo leggero, il paziente non recupererà in maniera adeguata.
  • Se il carico è troppo pesante, si potrebbe addirittura ottenere l’effetto contrario.

Su questo fronte molto utile si è rivelato il trattamento con il Cro®System, un innovativo macchinario in grado di agire direttamente sul controllo nervoso dell’articolazione, aggirando entrambi i problemi.

Il Cro®System, tramite l’applicazione di piccoli manipoli sulla zona interessata, trasmette micro vibrazioni meccaniche in grado di agire sulla funzione muscolare mediante un’azione diretta sui centri di controllo, senza che il soggetto debba effettuare nessun movimento.

Questa modalità di intervento consente di ottenere risultati in tempi molto brevi: il trattamento consiste in 3 sedute consecutive di 60 minuti l’una, non utilizza farmaci, campi elettrici o onde magnetiche, è assolutamente privo di controindicazioni ed effetti collaterali (può essere utilizzato anche su portatori di dispositivi intracorporei).

Nel caso della lussazione dell’anca l’intervento si effettua sui muscoli grande e medio gluteo (si trattano in contemporanea). Questi muscoli rispondono in modo veramente eccellente e persistente al trattamento. L’esperienza ci dice che l’effetto può durare per anni senza ripetizione del trattamento.

Limiti

Alcune considerazioni vanno fatte circa i limiti del trattamento, rappresentati da 2 variabili:

  • L’entità del dislocamento (facilmente valutabile)
  • La capacità di compenso del paziente, molto meno valutabile senza provare (anche se, di regola, il risultato è veramente eccellente).

Per ulteriori informazioni su questa innovativa metodica, non esitate a consultare la pagina dedicata ai test clinici, o a contattare il centro autorizzato Cro®System più vicino a casa vostra.

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