Spesso non si hanno le competenze o semplicemente il tempo per leggere una pubblicazione scientifica: ecco una sintesi, discorsiva ma fedele, di uno studio sul recupero di funzione del ginocchio a seguito di un importante intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio, eseguito in collaborazione tra l’Università Cattolica di Roma e l’Università di Perugia tra gli istituti di Fisiologia Umana, Ortopedia e il Laboratorio di Biomeccanica.
(Brunetti O, Filippi GM, Lorenzini M, Liti A, Panichi R, Roscini M, Pettorossi VE, Cerulli G. Improvement of posture stability by vibratory stimulation following anterior cruciate ligament reconstruction. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 14: 1180-7. 2006).
Ricostruzione del crociato: riabilitazione post-operatoria.
La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio non è un evento raro, in particolare in numerosi sport (calcio, sci, pallacanestro, pallavolo ecc.). La chirurgia ortopedica ha ormai reso la ricostruzione di questo legamento un intervento del tutto tranquillo e di successo.
Rimane lunga e faticosa la riabilitazione: spesso, sebbene il soggetto possa tornare anche allo sport agonistico, sotto alcuni aspetti il recupero resta incompleto. Dopo questi interventi il paziente trova particolarmente limitante il deficit di forza nella gamba operata, deficit recuperabile solo con tempi lunghi e dopo opportuni esercizi fisici.
Questo persistente deficit si rivela solo con alcuni test che valutano se il soggetto sia in grado di mantenere un buon equilibrio, su un’apposita pedana, stando in piedi solo sulla gamba operata e ad occhi chiusi.
In effetti può sembrare un deficit marginale: quando mai ci capita di metterci in piedi, su una gamba sola, ad occhi chiusi? Tuttavia, è indice del fatto che la stabilità del ginocchio non è pienamente recuperata e in un brusco movimento (ad es. un improvviso cambio di direzione), il problema può manifestarsi con qualche nuovo danno.
Esperimento di riabilitazione con e senza CroSystem.
Il trattamento con il Cro®system è stato eseguito su atleti in cui il legamento crociato anteriore era stato ricostruito 30 giorni prima.
I muscoli trattati sono stati in tutti i soggetti il muscolo della coscia (il quadricipite) nelle sue due componenti centrali e in quella del lato interno (il retto e intermedio del femore, il vasto mediale).
L’esperimento è stato condotto su 30 soggetti, divisi in due gruppi tali da avere le stesse caratteristiche medie (entrambi i gruppi eseguivano la stessa fisioterapia, con gli stessi terapisti).
Su un gruppo è stato applicato il Cro®system, sul secondo una falsa vibrazione, per escludere un effetto “placebo”, dovuto cioè alla suggestione.
Lo studio è stato condotto “in doppio cieco”: i pazienti non sapevano cosa veniva applicato (placebo o vera stimolazione) e gli sperimentatori che eseguivano le misurazioni non sapevano a quale dei due trattamenti il soggetto esaminato era stato sottoposto (il rischio di suggestione vale anche per gli sperimentatori).
I pazienti sono stati valutati 1, 10, 90 e 120 giorni dopo il trattamento nella loro stabilità sulla gamba operata, in condizioni di occhi chiusi.
I miglioramenti nel gruppo trattato con Cro®system e rispetto al gruppo trattato con il “placebo” sono risultati già significativi (anche in senso statistico) il giorno dopo il termine del trattamento e sono andati sempre migliorando arrivando (dopo 120 g) al 40% di miglioramento, mentre nel gruppo non trattato il miglioramento è stato solo del 14%.
Nello studio, il primo test di forza è stato eseguito solo a 90 giorni dall’intervento per ragioni precauzionali e ripetuto a 270 giorni: il gruppo dei soggetti vibrati ha mostrato un costante incremento di forza: già a 90 giorni, la forza incrementava, mentre nei non trattati la forza era diminuita di circa il 15% a seguito dell’intervento subito.
Dopo 270 giorni, il miglioramento dei pazienti trattati con Cro®system era del 30% superiore rispetto al gruppo non vibrato.
Lo studio ha evidenziato come il trattamento con il Cro®system, addizionato alla fisioterapia tradizionale, permetta una riabilitazione (in questo caso del ginocchio) più rapida e largamente superiore in qualità rispetto alla sola riabilitazione tradizionale: i valori di forza dei pazienti vibrati erano raggiunti, da parte dei non vibrati solo dopo 270 giorni.
In questi pazienti il problema della instabilità è scarsamente avvertito, anche se può avere conseguenze dolorose, mentre il deficit di forza è un problema evidente che costringe a zoppicare. Il rapido recupero di forza è probabilmente alla base dell’elevato grado di soddisfazione (+15-25% rispetto ai non vibrati) misurato mediante specifici test nei soggetti vibrati.
Anche se lo studio è stato eseguito dopo ricostruzione del legamento crociato anteriore, l’analisi è stata su un deficit di funzione del ginocchio, ed è quindi pienamente trasferibile a situazioni analoghe, come meniscopatie, immobilizzazioni prolungate, ecc.
Se siete ulteriormente interessati al CroSystem e allo svolgimento di questo studio, non esistate a richiedere informazioni all’indirizzo info@crosystem.it : saremo lieti di inviarvi la documentazione completa.