condropatia rotulea

Condropatia rotulea: cause, sintomi e cure.

 

Oggi parleremo di quella condizione dolorosa piuttosto diffusa che riguarda il ginocchio, e che può interferire non poco con la vita quotidiana: la condropatia rotulea. Ora vedremo in cosa consiste, indagandone le cause, i sintomi e le possibili terapie da intraprendere per contrastarla.

Che cosa si intende per condropatia rotulea?

Quella del ginocchio è un’articolazione che comprende 3 elementi ossei: il femore (nella coscia), la tibia (nella gamba) e la rotula (detta anche patella), l’osso sporgente situato nella parte anteriore del ginocchio. La rotula è collegata al femore per mezzo dei tendini dei muscoli quadricipiti e alla tibia attraverso il legamento rotuleo.

Come in tutte le articolazioni, anche in quella del ginocchio i capi ossei vengono protetti dalle cartilagini, tessuti elastici il cui compito è quello di attutire le sollecitazioni e favorire lo scorrimento delle superfici articolari fra loro.

E’ importante ricordare che la rotula non è un osso statico, e durante i movimenti “scorre” sulla superficie distale del femore, richiamata dai tendini del quadricipite.

Per minimizzare l’attrito, esiste una serie di meccanismi. Due tra questi sono dominanti:

  • La presenza della cartilagine, che fa da cuscinetto.
  • L’azione combinata di molti muscoli che minimizzano il contatto tra le componenti dell’articolazione e le tengono leggermente discoste tra loro.

Se in qualche modo la cartilagine è danneggiata o i muscoli lavorano male, l’attrito si fa sentire come un dolore al ginocchio.

Per condropatia rotulea si intende la condizione patologica che colpisce la cartilagine situata fra la parte posteriore della rotula e il femore, e che consiste in un suo consumo anomalo, che causa gonfiore, infiammazione e dolore durante i movimenti.

Condropatia rotulea: cause e fattori predisponenti.

L’insorgenza della condropatia rotulea è dovuta a movimenti impropri della rotula che comportano il suo sfregamento contro il femore, e che possono essere causati da:

  • Debolezza a livello dei muscoli anteriori e posteriori della coscia (quadricipiti e bicipiti femorali).
  • Squilibri fra i muscoli interni (adduttori) ed esterni (abduttori) della coscia.
  • Stress ripetuti a livello articolare: è il caso di chi pratica sport come corsa, ciclismo o sci (la condropatia è conosciuta anche come “ginocchio del corridore”).
  • Infortuni alla rotula, come la sua lussazione, che altera gli equilibri muscolari dell’articolazione del ginocchio.

Fra i fattori predisponenti alla condropatia rotulea troviamo:

  • Cattivo allineamento della rotula dovuto a malformazioni congenite, come il ginocchio valgo o varo.
  • Artrite alle ginocchia, processo infiammatorio che riguarda le articolazioni.
  • Giovane età: nei soggetti adolescenti le ossa e i muscoli sono in fase di accrescimento, e quindi più suscettibili a comportamenti anomali.
  • Obesità: il peso eccessivo sottopone le articolazioni delle ginocchia a stress continuati che ne alterano il naturale equilibrio muscolare e posturale.
  • Vita sedentaria

Sintomi della condropatia rotulea e terapie per contrastarla.

Questa patologia si manifesta tipicamente con un dolore in corrispondenza della rotula che diventa più intenso quando ci si muove, e con un tipico scricchiolio (una specie di schiocco) che il soggetto avverte durante i movimenti di estensione e flessione del ginocchio. L’articolazione può apparire gonfia e il soggetto molto spesso avverte una sensazione di rigidità.

Il dolore si manifesta salendo le scale, scendendole, camminando in piano, addirittura di notte, quando cambiamo posizione nel sonno.

Sarà lo specialista a confermare la presenza o meno di una condropatia, attraverso una visita accurata e le prescrizione di esami specifici, come radiografia e risonanza magnetica.

Nella fase iniziale, il riposo e i farmaci antinfiammatori sono di grande aiuto per alleviare i sintomi, ma fondamentale rimane un corretto percorso di riabilitazione, mirato a ripristinare l’alterato equilibrio muscolare alla base della condropatia. Il ripristino
muscolare può anche vicariare l’usura della cartilagine.

Con i farmaci infatti, il paziente non avverte i sintomi, ma il danno va avanti, favorito anche dal fatto che, non sentendo dolore, il soggetto stressa l’articolazione senza accorgersene. A questo va aggiunto il fatto che gli antinfiammatori non sono privi di effetti collaterali.

Risultati positivi sono stati ottenuti con le infiltrazioni di acido ialuronico, ma questa terapia, oltre ad essere piuttosto invasiva, ha un effetto limitato nel tempo (circa 2-3 mesi, perché la sostanza iniettata tende ad essere riassorbita dal corpo).

La terapia migliore rimane quella di rimettere in funzione la muscolatura, ripristinando gli equilibri che garantiscono la giusta protezione alle articolazioni. In questo modo si andrà ad agire sulla causa della condropatia, spezzando quel circolo vizioso creato dalla cattiva gestione della stabilizzazione articolare da parte del sistema neuromuscolare, garantendo risultati durevoli nel tempo.

Cro®system: un valido aiuto per contrastare la condropatia rotulea.

Per rinforzare i muscoli è necessario l’esercizio fisico, cosa che mette comunque sotto sforzo le articolazioni, rischiando di aumentare il danno e di conseguenza il dolore.

Il problema può essere aggirato agendo direttamente sul controllo nervoso dell’articolazione, senza fare esercizio fisico fino a quando quest’ultimo non provocherà più dolore. In tal senso, risultati molto incoraggianti sono stati ottenuti utilizzando il Cro®system, un macchinario in grado di emettere micro vibrazioni meccaniche quasi impercettibili che agiscono direttamente sulle reti nervose, stimolandole e aumentando il controllo dell’articolazione, senza che il paziente debba eseguire alcun tipo di movimenti.

  • Completamente indolore e privo di effetti collaterali, il Cro®system, tramite due piccoli manipoli applicati sulla zona interessata, contrasta l’ipotonia dei muscoli che si inseriscono nell’articolazione del ginocchio ed elimina le fastidiose contratture, spesso causa degli squilibri posturali.
  • Il Cro®system riesce a mettere la muscolatura in condizione di svolgere al meglio la sua funzione protettiva dell’articolazione, sopperendo alla mancanza di cartilagine.
  • Cro®system non emette onde magnetiche o correnti elettriche, e non utilizza farmaci: per questo motivo può essere utilizzato su ogni tipologia di paziente (compresi portatori di pacemaker o pompe da infusione), in quanto assolutamente privo di controindicazioni.

L’effetto è rapido, si sviluppa molto spesso già nei 3 giorni di trattamento, tuttavia, nei 15 giorni a seguire l’effetto aumenta sensibilmente e, se il paziente sfrutta la scomparsa del dolore per camminare, fare le scale, l’effetto si mantiene indefinitamente.

Limiti

L’azione del Cro®system ottiene quasi sempre risultati eccellenti recuperando forza, resistenza e controllo della muscolatura. Tuttavia, molto raramente risulta inefficace, perché la situazione è tale da non essere sufficiente il solo lavoro muscolare, seppur molto aumentato. In tal caso si può essere quasi certi che l’alternativa è solamente la protesi. Si sottolinea che tale evenienza nella nostra esperienza è veramente sporadica ed anche in casi di danno articolare molto grave, il sollievo si ha.

Per ulteriori informazioni su questo innovativo macchinario, non esitate a consultare la documentazione scientifica che attesta la sua validità e a chiedere informazioni al centro Cro®system autorizzato più vicino a casa vostra: saremo lieti di rispondere a tutte le vostre domande.

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