Che cosa è la scialorrea? Come si manifesta? Quali soggetti colpisce più frequentemente? Come si può far fronte ai suoi sintomi?
Quali le possibilità e i limiti di un intervento con il Crosystem?
In questo articolo tutto quello che c’è da sapere su questo fastidioso disturbo.
Cosa si intende per scialorrea?
Con il termine scialorrea, in italiano, si indica una condizione caratterizzata da una reale od apparente iperproduzione salivare.
- Quando è reale, il flusso salivare è realmente aumentato e si può associare ad una perdita, dalla bocca, di saliva (quest’ultima condizione è la più caratterizzante e problematica).
- A volte si può invece avere una secrezione salivare del tutto normale, ma un difetto nella deglutizione della saliva (clearance salivare) o nel trattenerla nella cavità orale il tempo che serve poi per deglutirla.
Dunque, il termine scialorrea, utilizzato in italiano, è abbastanza generico, non specificando se ci si trova davanti ad una iperproduzione di saliva o ad una produzione normale, ma ad un difetto nel deglutirla. La parola non chiarisce nemmeno se questo secondo problema è dovuto ad un difetto di deglutizione (disfagia), o ad un problema nel trattenerla in bocca.
In inglese si usa il termine “drooling”, sbavare. Questo termine mette in risalto il vero problema della scialorrea: la perdita di saliva. Dato l’uso corrente di scialorrea, continueremo ad utilizzare questo termine nel testo a seguire, per indicare la condizione in cui il soggetto perde saliva dalla bocca, dunque sbava.
La scialorrea è un problema relativamente comune nelle paralisi cerebrali infantili e rappresenta un problema tutt’altro che irrilevante per i bambini che ne soffrono, per i loro genitori e per chi, in generale è loro vicino per prestare assistenza.
Tra le conseguenze della scialorrea vanno infatti annoverate l’emarginazione sociale, il continuo bagnare i vestiti, a volte del cattivo odore ed irritazione della cute, continuamente bagnata. Ma possono essere anche presenti infezioni orali (il cavo orale è meno protetto dalla saliva che viene persa), disidratazione, problemi nel parlare ed anche il semplice macchiare libri e quaderni costituisce un problema.
Come si può curare la scialorrea?
I tentativi di risolvere, o meglio ridurre il problema sono rappresentati spesso da trattamenti abbastanza invasivi, come la somministrazione di tossina botulinica, agopuntura, o addirittura la chirurgia. A questi interventi si possono associare terapie fisiche, terapie che mirano ad aumentare la sensibilità, e più in generale la deglutizione. Per una descrizione accurata, si rimanda alla relativa pagina del Bambin Gesù.
In questa sede si considererà la possibile azione del Cro®system . Nel corso di questi anni si è evidenziata una buona efficacia di questo trattamento almeno in alcune forme di PCI.
Un accurato studio è stato pubblicato dal gruppo della Dr S. Filoni degli Angeli di Padre Pio, di qui a questo link trovate una traduzione e sintesi.
In primo luogo, per chiarire, consideriamo quando non ha senso utilizzare il Cro®system per fronteggiare questo problema: alcuni bambini affetti da PCI, purtroppo non riescono a chiudere la bocca, o almeno non riescono a farlo automaticamente, senza pensarci, senza concentrarsi. In questi casi si ha spesso una marcata ipotonia delle labbra e a volte anche della lingua: le labbra sporgono in avanti, principalmente il labbro inferiore. I denti inferiori sono spesso deviati in avanti e la lingua poggia contro la faccia posteriore degli incisivi inferiori o anche sporge leggermente. In sostanza si crea una sorta di scivolo per la saliva: la scialorrea è in questi casi in gran parte dovuta a questa condizione, per la quale anche un piccolo accumulo di liquido tende a scivolare fuori dalla cavità orale.
Il Cro®system migliora la coordinazione motoria e alcuni dati preliminari relativi a studi circa l’efficacia del Cro®system sulla scialorrea indicano che la sua azione è probabilmente sulla capacità di migliorare la deglutizione. Ecco quindi il senso del suo impiego in queste condizioni: il miglioramento, o la risoluzione della scialorrea si associa ad un miglioramento della disfagia e, secondo reports aneddotici, quindi non scientificamente documentati, anche la fonazione appare migliorata.
Per ulteriori informazioni su Cro®system e sulle strutture sanitarie dove quest’ultimo viene utilizzato, potete consultare l’elenco aggiornato di tutti i centri Cro®system autorizzati, in Italia e all’estero.