La protesi dell’anca e la riabilitazione, il Crosystem

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Protesi anca

Prof. Guido M. Filippi

Contatto diretto con il Centro Pilota di Roma e con i Centri abilitati

Quando l’articolazione dell’anca è troppo danneggiata, il dolore troppo intenso, per recuperare una normale mobilità è necessario inserire una protesi. Successivamente è indispensabile la riabilitazione. Vediamo le possibilità e come ridurrel’impegno riabilitativo e migliorare il risultato.

Sommario

 

Problemi dell'anca

Protesi anca

Come evitare la protesi dell’anca?

Si può prevenire il problema per evitare la chirurgia, cioè, si può fare in modo di non arrivare ad un danno imprtante dell’articolazione..

La chiave è il movimento, non intenso, violento, faticoso, ma leggero e frequente (almeno 3 volte a settimana). Inoltre, le prime avvisaglie, cioè doloretti frequenti e ripetuti all’anca, al gluteo o all’inguine devono insospettire e spingere ad una diagnosi certa. La situazione non sarà ancora grave, quindi sarà necessario esufficiente, fare attività fisica adeguata (chiedere al fisiatra o fisioterapista). I problemi dell’anca o migliorano o peggiorano, cioè, se non si fa nulla peggiorano.

Per approfondire

La protesi dell’anca. Quando decidere di farsi operare?

Dovremo valutare le limitazioni imposte dal dolore, l’entità del danno, perchè sono questi gli argomenti da metter sul piatto della bilancia per decidere.

Le limitazioni nel camminare sono particolarmente importanti, perché la diminuzione di movimento tende a far aumentare il peso e questo limita di più il movimento e aumenta i danni per l’articolazione. E’ il tipico circolo vizioso. Inoltre, il dolore è un altro fattore importante, infatti il dolore ci spinge a prendere farmaci, spesso, nel tempo, pericolosi e dannosi.

La chirurgia

Per dettagli sulla chirurgia, vedi l’opuscolo elaborato dall’ospedale Rizzoli.

La riabilitazione dopo la protesi d’anca

crosystem riabilitazione effettiL’intervento di protesi di anca è oggi di circa un’ora, quindi è rapido. Si rimane in ospedale 3-5 giorni, di norma. Quanto al dolore, se è presente, è facilmente controllato da farmaci.

La riabilitazione è invece impegnativa, infatti richiede circa 2-3 mesi. Se l’intervento chirurgico non richiede una partecipazione del paziente, perchè è anestetizzato, la riabilitazione richiede molto impegno, attenzione, fatica e, soprattutto, se la riabilitazione non è fatta bene, anche se la chirurgia è stata perfetta, il risultato sarà insoddisfacente.

La nuova riabilitazione e la protesi d’anca e il Crosystem

Un aiuto fondamentale è dato dal Crosystem. Il faticoso e difficile recupero muscolare può essere grandemente accelerato dal Crosystem.

Dopo la chirurgia, a causa delle ferite, sono liberate molecole chimiche in grado di “spegnere” i muscoli, infatti la loro presenza è rilevata dal sistema nervoso che mette il muscolo al riposo. Tuttavia, i muscoli  devono lavorare per far funzionare bene l’articolazione, permettere quindi di camminare senza dolore. Ci si trova nella situazione in cui se si fa esercizio si ha dolore, se non lo si fa è molto peggio.

Il Crosystem impone sequenze di micro allungamenti-accorciamenti al muscolo. Queste piccolissime (meno di mezzo millimetro) variazioni di lunghezza del muscolo sono avvertite dal sistema nervoso che viene “riattivato”. La metodica Crosystem, aggira il problema della fatica e della lunghezza della riabilitazione tradizionale e può essere eseguita appena possiamo usare la gamba del lato operato, quindi abbastanza presto.

Limiti del crosystem

È necessario comunque attendere del tempo dopo la chirurgia. Il Crosystem può essere utilizzato quando il paziente può cominciare a poggiare il peso sulla gamba operata

Per ulteriori informazioni su questa innovativa metodologia di intervento, consultate la pagina dedicata agli studi scientifici, oppure a contattate direttamente uno dei Centri Cro®system Autorizzati, dove personale esperto sarà lieto di chiarire ogni dubbio.

L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi

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