ictus cerebrale

Ictus cerebrale

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L’ictus cerebrale, la tanto temuta lesione a carico del cervello, causata da un’insufficiente apporto di sangue ad un’area più o meno estesa di quest’ultimo.

Sommario

Che cos’è un ictus cerebrale?

In parole semplici, L’ictus è quella condizione che si verifica quando l’afflusso di sangue al cervello si interrompe o viene drasticamente ridotto. A causa di ciò, il tessuto cerebrale inizia a morire.

L’interruzione del flusso ematico può essere dovuta ad una

  • Trombosi: formazione di un coagulo di sangue in un vaso del cervello. (ictus ischemico)
  • Emorragia cerebrale: un vaso che irrora il cervello si rompe e l’apporto di sangue in un’area dell’organo si interrompe. (ictus emorragico)

Purtroppo l’ictus celebrale è molto diffuso, soprattutto nei soggetti di età superiore ai 65 anni. Compare all’improvviso e richiede un intervento immediato, per cercare di ridurre al minimo i danni cerebrali.

ictus cerebrale cause

Ictus cerebrale: i sintomi che devono allarmare e la riabilitazione dell’ictus.

L’ictus è un evento grave, che può causare danni cerebrali permanenti, disabilità croniche, e a volte anche la morte. Per questo motivo risulta molto importante intervenire tempestivamente riconoscendone i sintomi.

Non esitate a chiamare soccorsi se notate sintomi allarmanti come:

  • Confusione
  • Debolezza improvvisa
  • Difficoltà a parlare o a capire il linguaggio
  • Perdita di equilibrio e coordinazione
  • Disturbi della vista
  • Cefalea intensa e improvvisa
  • Paralisi o intorpidimento di un lato del corpo
  • Perdita di coscienza

I sintomi dell’ictus variano a seconda del tipo, della gravità e dell’area del cervello colpita, ed in tutti i casi, anche al minimo sospetto, è sempre di fondamentale importanza chiamare tempestivamente i soccorsi, per evitare conseguenze molto gravi.

 Ictus cerebrale. Riabilitazione dell’ictus.

Dopo le prime e indispensabili cure salvavita sarà indispensabile intraprendere un corretto iter riabilitativo, volto a garantire un’accettabile qualità di vita.

Per la riabilitazione dell’ictus esistono strutture specializzate nella riabilitazione cosiddetta “neuromotoria”, dove gli specialisti metteranno a punto un piano di terapia personalizzato. In generale saranno necessarie:

 

ictus cerebrale riabilitazioe

 Quanto si può recuperare con la riabilitazione dell’ictus cerebrale.

A tutt’oggi è impossibile prevedere quanto il paziente potrà recuperare. le cellule danneggiate e morte non si possono rigenerare, ma quelle sane si possono spingere a svolgere il lavoro di quelle perdute. Questa capacità (plasticità) varia da soggetto a soggetto, va guidata e stimolata con la riabilitazione.

La riabilitazione motoria dopo un ictus è assolutamente indispensabile. E’ mentalmente faticosa perché richiede molta concentrazione, lunga, dai risultati incerti, ma sempre indispensabile.

E’ anche bene avere chiaro, che tanto è difficile e lento il recupero, tanto è facile e rapida la regressione se si interrompe la riabilitazione.

L’ictus cerebrale. Principali tecniche di riabilitazione dell’ictus.

La riabilitazione si avvale di molte tecniche, ed è quasi impossibile dire quali siano le migliori e quali siano da scartare, per varie ragioni:

  • La neuroriabilitazione è una scienza giovane, ed ancora si deve stabilizzare nelle sue linee-guida.
  • I confronti sono molto difficili, perché ogni paziente è una storia a sé, relativamente agli esiti del danno ed alla risposta a terapie diverse.
  • lo stesso esercizio può riuscire bene ad un paziente e male ad un altro.
  • La plasticità varia molto da paziente a paziente.

Forse si può affermare che attualmente 2 siano le grandi direttrici per la riabilitazione dell’ictus:

  • Una è rappresentata dalle scuole che puntano a  mettere in piedi, quindi a rendere più o meno autonomo il paziente il prima possibile. Riduce i costi e la fatica del paziente, ma al tempo stesso può favorire strategie motorie che con il tempo possono recare ulteriori importanti danni.
  • L’altra è quella che punta sulla qualità del recupero, assai più che sul tempo. Può avere costi elevati in termini psicologici ed economici, ma riduce i rischi a seguire in modo sensibile. Non tutti i pazineti la accettano perchè difficile e faticosa.

Innovazione nella riabilitazione per l’ictus

Risultati molto importanti nella riabilitazione per l’ictus cerebrale (avallati da una vasta documentazione scientifica) sono stati ottenuti con l’utilizzo del Crosystem.  Questa procedura agisce direttamente sulle cellule nervose stimolando tutto ciò che era ipofunzionale, e favorendo l’attivazione di vie nervose sostitutive

 

L’ictus cerebrale. Effetti del Crosystem nella riabilitazione dell’ictus

Gli effetti consistono in un recupro del tono muscolare fisiologico, in un recupero di forza e resistenza, ma soprattutto, se persiste un controllo volontario, sia pure modesto, un almeno parziale recupero di coordinazione e quindi di funzione.

Anche in questo caso la variabilità è notevole, si dovranno considerare infatti molti fattori, ad esempio quali sono i muscoli che vanno trattati (la risposta è diversa da muscolo a muscolo), il tipo e il grado di deficit motorio, ecc. Si dovrà quindi valutare caso per caso.

Inoltre deve essere ben chiaro che il Crosystem va integrato con la neuroriabilitazione per ottimizzare gli effetti.

Il trattamento applica micro allungamenti-accorciamenti dei muscoli. Si tratta di frazioni di millimetro. Questi stimolano specifici sensori nervosi che gestiscono il controllo muscolare, permettendo un riequilibrio del tono muscolare. Lo stimolo è assolutamente innocuo, e si può applicare senza problemi fin dai primi mesi di vita. Il trattamento dura solo 3 giorni consecutivi, perché ha un’azione diretta sui centri di controllo motorio. privo di controindicazioni. Il Crosystem può essere utilizzato su pazienti di tutte le età anche se portatori di dispositivi intracorporei come protesi, pacemaker o pompe da infusione.

I limiti nella riabilitazione dell’ictus con il Crosystem

Il primo da sottolineare è l’individualità della risposta, soprattutto nei casi che presentano spasticità. Alcuni distretti muscolari che rispondono in modo molto vivace (l’ileopsoas, il muscolo pettorale, i muscoli adduttori brevi). Altri hanno una risposta meno potente, ma pur sempre rilevante. negli altri la risposta può variare molto, tuttavia sono effetti che possono anche essere permanenti, o almeno durare per dei mesi.

Per ulteriori informazioni su questa metodica di cura, vi invitiamo a consultare l’elenco aggiornato di tutti i centri Crosystem abilitati, in Italia e all’estero, oppure, per ulteriori domande, a contattarci direttamente per email.

Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni

L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi

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