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Paralisi cerebrale infantile: effetti del Crosystem-caso clinico

lussazione anca bambino

Prof G.M. Filippi

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Questa è una sintesi, in italiano, di uno studio sugli effetti quantitativi della stimolazione muscolare propriocettiva sulle strategie di deambulazione in un bambino di 5 anni affetto da paralisi cerebrale infantile, trattato con il Cro®system.

Paralisi cerebrale infantile e Cro®system: il caso clinico.

Lo studio è stato eseguito avvalendosi dell’analisi cinematica del passo, tecnica raffinata e complessa che consente di misurare, oggettivamente, il movimento delle singole articolazioni durante la deambulazione spontanea, mediante le riprese contemporanee di 12 telecamere. E’ di grande aiuto nella paralisi cerebrale infantile e non solo.

Questi studi sono difficili non solo per metodica, ma anche per l’età dei soggetti, naturalmente scarsamente collaborativi. Inoltre, ogni bambino, ogni patologia è una storia a sé, nel suo sviluppo e nella sua risposta alla terapia. La crescita spontanea del bambino comporta poi ulteriori variabili individuali. La variabilità rende quindi difficili ed improbabili valutazioni statistiche su diversi soggetti affetti da paralisi cerebrale infantile. Da qui la scelta di presentare un singolo caso.

Il caso clinico è tuttavia confrontabile con la deambulazione di soggetti normali, nei quali una valutazione statistica è realizzabile e disponibile in letteratura.

Il bimbo presentava esiti di una tetraplegia, con deficit lievi agli arti superiori e marcati a quelli inferiori. Nessuna terapia aggiuntiva è stata eseguita nei 6 mesi precedenti il trattamento e in quelli di osservazione.

Con il Cro®system sono stati trattati solo i muscoli tricipiti surali delle due gambe, con il protocollo di base: 3 applicazioni al giorno sul tendine di Achille, 10 minuti ognuna, con piccoli intervalli di 1-2 minuti. Tutto ripetuto, nello stesso modo, per 3 giorni consecutivi.

Paralisi cerebrale infantile. Situazione prima del trattamento

  • Il movimento della caviglia fortemente limitato.paralisi cerebrale infantile rotazione pelvi
  • Passo più lento e breve del normale.
  • Allungamento del tempo di appoggio del piede, prima di fare il nuovo passo.
  • Marcata asimmetria destra/sinistra.
  • Rotazione del bacino in avanti (come da figura).

 

Situazione della paralisi cerebrale infantile 30 giorni dopo il trattamento

Tutti questi parametri sono migliorati in modo significativo, con un netto avvicinamento ai valori medi normali. Inoltre, le marcate differenze tra i due arti si sono significativamente attenuate.

L’aspetto sottolineato dallo studio risiede nel fatto che sebbene il muscolo trattato, il tricipite surale, controlli solo la caviglia, i miglioramenti avevano coinvolto anche il ginocchio, la pelvi e l’anca. Questo significa che la strategia di deambulazione era stata marcatamente modificata.

Come di regola, lo studio sottolinea anche i suoi limiti: pur essendo eseguito con una metodica raffinata, sono presenti dei limiti intrinseci, in particolare il fatto che il trattamento ha riguardato solo muscolo e un solo soggetto è stato studiato.

Per ulteriori informazioni su questa metodica, vi invitiamo a consultare l’elenco aggiornato di tutti i centri CroSystem abilitati, in Italia e all’estero.

L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi

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